Negli anni ’30, il mondo scivolò verso un’altra guerra, come se il primo conflitto non avesse insegnato abbastanza. Il Trattato di Versailles, che doveva portare pace, aveva lasciato tutti scontenti: vincitori, vinti, nessuno ci trovava il suo posto. In Germania, Hitler prese il potere nel 1933 e iniziò a fare a pezzi quel trattato. Nel 1935, reintrodusse l’esercito obbligatorio, vietato nel 1919. Nel 1936, mandò truppe nella Renania, un’altra regola infranta. Francia e Regno Unito non reagirono: seguivano l’appeasement, la politica del “lasciamo fare pur di non litigare”. Nel 1938, Hitler si prese l’Austria con l’Anschluss, accolto da folle entusiaste. Poi toccò ai Sudeti, una parte della Cecoslovacchia: agli Accordi di Monaco disse “è l’ultima volta”, ma mentiva. Nel 1939, occupò tutto il Paese, mostrando che non si sarebbe fermato.
Mussolini non stava a guardare. Dopo aver conquistato l’Etiopia nel 1936, nel 1939 prese l’Albania, un altro tassello per il suo sogno di impero. In Asia, il Giappone si muoveva con la stessa fame. Nel 1931, aveva invaso la Manciuria, in Cina, senza che nessuno lo fermasse. Nel 1937, iniziò una guerra aperta contro i cinesi, lasciando dietro massacri come quello di Nanchino, dove 300.000 persone morirono in poche settimane. La Società delle Nazioni, nata per tenere la pace, era un guscio vuoto: protestava, ma non agiva. Germania, Italia e Giappone si avvicinarono: nel 1936 firmarono il Patto Anticomintern contro l’URSS, nel 1939 Germania e Italia strinsero il Patto d’Acciaio. Era l’Asse, un’alleanza che voleva ridisegnare il mondo con la forza.
Stalin, in URSS, guardava con preoccupazione. Nel 1939, fece una mossa che spiazzò tutti: il Patto Molotov-Ribbentrop con Hitler. Si promisero di non attaccarsi e si divisero Polonia e Baltici. Era un calcolo freddo: Stalin voleva tempo, Hitler spazio per agire. Intanto, Francia e Regno Unito si svegliarono tardi. Dopo Monaco, capirono che l’appeasement era fallito. Promisero di difendere la Polonia, l’ultimo baluardo. Il 1° settembre 1939, la Germania la invase con i suoi carri armati e aerei. Due giorni dopo, il 3 settembre, Francia e Regno Unito dichiararono guerra. La Seconda Guerra Mondiale era iniziata.
Le tensioni degli anni ’30 nacquero da Versailles, dalla crisi economica del ’29, dai totalitarismi che crescevano come erbacce. Hitler, Mussolini e il Giappone volevano potere, terre, vendetta. Le democrazie, lente e spaventate, non li fermarono in tempo. Il mondo cadde di nuovo nel caos, un incubo che sembrava inevitabile.