Pitagora: tra matematica e filosofia

Si dice che la sua figura fosse non solo quella di un matematico e filosofo, ma anche quella di un sacerdote, mago, sovrannaturale, quasi divino. Nasce e vive a Samo, ma poi è costretto a fuggire perchè c’erano i partiti democratici.

Fondò una scuola pitagorica, si racconta che in queste scuole si insegnasse matematica, ma non tutti erano ammessi, solo i più bravi, anche le donne potevano accedere. I pitagorici davano l’impressione di essere una setta perchè vestivano tutti uguali.

Non mangiavano carne perchè erano convinti che l’anima, se non si fosse comportata bene si incarnava per punizione in un altro corpo, anche in animali. Se la persona si fosse comportata bene, andava in Paradiso, dove si contemplavano i numeri, che per loro era una bella cosa. Pitagora è famoso per aver scoperto i numeri e il teorema di pitagora.

La sua teoria dice che tutto l’Universo è fatto di numeri; i numeri sono dei piccoli nuclei che si mettono insieme e formano le varie cose, ogni elemento si differenzia per la quantità di nuclei che ci sono in esso. I numeri si dividono in pari e dispari. Il numero 1 è parimpari perchè se aggiunto ad un pari lo fa diventare dispari, e se aggiunto ad un dispari lo fa diventare pari.

I pitagorici ad un certo punto si rendono conto che ci sono anche grandezze incommensurabili (non misurabili) e, scoprendole, le hanno tenute segrete per non far chiudere la scuola, ma quando Ippaso Metaponto lo svelò, la scuola chiuse.

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