Leonardo da Vinci (1452-1519), uno dei massimi ingegni che siano mai esistiti, fu il primo grande filosofo e scienziato naturalista.
Pensiero
- Leonardo, come filosofo, non scrisse di proposito dei trattati filosofici, ma nei suoi numerosi scritti si trovano sparsi dei pensieri filosofici, che, riuniti insieme, costituiscono un vero e proprio sistema.
- Leonardo, come scienziato, scoprì le leggi fondamentali della meccanica (tra cui il principio di inerzia), dell’ottica, dell’acustica, ecc.; inventò le chiuse a conca, che sono una delle più geniali risorse dell’ingegneria moderna; macchine d’ogni genere a scopo industriale (orologio a piombo, bilance, organi, ecc.) e guerresco (ponti trasportabili, mine sotterranee, bombarde, carri d’assalto, sottomarini, ecc.); fece studi originali sul volo degli uccelli e sulla locomozione aerea dell’uomo; si occupò intensamente di anatomia, e scrisse in tale materia diecine di libri, illustrando i suoi scritti con centinaia di perfettissimi disegni.
Egli disprezza il pregiudizio umanistico che vedeva nell’antichità classica la base della speculazione filosofica, e afferma che solo l’esperienza è la radice della vera scienza.
E poichè Leonardo ritiene che la realtà, nel suo aspetto più intimo, è razionalità, proporzione, ordine matematico, l’esperienza viene in lui integrata col metodo deduttivo o matematico, di fronte al quale ogni discussione è impossibile.
In Leonardo non v’è insomma ne puro empirismo ne puro razionalismo, ma un equilibrato contemperamento dell’uno e dell’altro, che ritroveremo in Galileo, ma non in Bacone e in Cartesio:
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