ORIGINI ED ETA’ MONARCHICA XIII / 509 a.C.
XIII / X Gli scavi archeologici riscontrano una presenza umana nei pressi di un guado del Tevere, vicino all’isola Tiberina, poco distante dalla foce. Poco a poco gli insediamenti abitativi riguarderanno i colli Palatino, Quirinale e il Foro
IX / VII Si verificano cambiamenti socio-economici, si affermano nuove tradizioni artigianali influenzate da frequentazioni straniere (etrusche e greche). Gli insediamenti si allargano anche all’Esquilino e al Campidoglio.
630 La pavimentazione di un tratto del Foro e la nascita della Curia Hostilia testimoniano il bisogno di un luogo di raduno. tra il 620/580 sorgerà anche la Regia e nel 560 il tempio di Vesta.
Dalla fondazione fino al 509 Roma sarebbe stata governata da 7 re (Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marcio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo) ed i racconti fantasiosi riguardanti questi re corrispondono al progressivo insediamento di una dinastia etrusca a Roma nel VI secolo, e ad un predominio economico e culturale degli Etruschi nel Lazio.
509 Secondo la leggenda è la data della cacciata dell’ultimo re. Storicamente è l’inizio dell’era capitolina, con la fondazione del tempio di Giove, Giunone e Minerva sul Campidoglio. Risale e questi anni il I trattato Roma – Cartagine, in seguito alla guerra contro Ardea. In esso Roma si impegna a non oltrepassare il promontorio Bello e a non commerciare in Africa e Sardegna, ma solo in Sicilia.
L’ETA’ DELLA REPUBBLICA
509 L’applicazione di un nuovo ordinamento costituzionale sega l’inizio di un lungo conflitto tra patrizi e plebei, per ottenere vantaggi economici e civili e per avere la possibilità di partecipare al governo. Le tappe di queste conquiste sociali:
451 XII Tavole rappresentano la legislazione scritta
445 LEX CANULEIA abolisce il divieto di matrimonio tra patrizie plebei
367 LEGES LICINIAE-SEXTIAE i plebei possono accedere al consolato
342 PLEBISCITO DI GENUCIO Non si può essere rieletti alla stessa carica se non sono passati 10 anni, e non si possono ricoprire 2 magistrature nello stesso anno
339 LEGES PUBLILIAE almeno 1 dei censori deve essere plebeo
300 LEX OGULNIA i plebei possono essere eletti al sacerdozio
287 LEX HORTENSIA i plebisciti sono resi obbligatori
In politica estera si assiste al progressivo espandersi di Roma a discapito dei Latini, degli Etruschi, dei Cartaginesi e poi del mondo greco ellenistico. Le principali battaglie e guerre:
504 Guerra di ARICIA contro gli Etruschi che, sconfitti, pensano a forme meno oppressive di controllo (386/356 II periodo di influenza etrusca a Roma)
501/496 Guerra contro i Latini battaglia del lago Regillo493 FOEDUS CASSIANUM trattato tra Roma e Latini: i romani si impegnano a non far passare i nemici sulle loro terre
388 I Galli invadono Roma
344 II Trattato con Roma-Cartagine
L’ETA’ DELLA REPUBBLICA E LA SUA CRISI
336/334 I guerra sannitica: scoppia per la crescente ingerenza romana nella vita degli altri popoli della penisola, ma il pretesto è che i Sanniti sobillano le classi inferiori di Napoli, ed attaccano i Sidoni di Tiro. I Romani portano loro aiuto, oltrepassano il fiume Liri e rompono il foedus del 493. Saranno sconfitti a Caudio.
305 III trattato Roma-Cartagine Serve a Roma per tenere tranquilli i confini del sud Italia e premunirsi da eventuali alleanze etrusco-cartaginesi.
285 IV trattato Roma-Cartagine 264/241 I guerra punica Scoppia perché Roma vede con preoccupazione l’ insediamento dei Cartaginesi in Sicilia. Il pretesto: i Mamertini, mercenari campani, oppressi dai Siracusani chiedono aiuto a Cartagine prima e a Roma poi ; per accorrere in loro difesa i Romani violano il IV trattato. La guerra si conclude, dopo episodi come quello di Attilio Regolo, con la battaglia delle Egadi in cui Lutazio Catulo sconfigge il Cartaginese Amilcare. I Cartaginesi perdono il possesso di tutte le isole tra l’Italia e la Sicilia, pagano subito 1000 talenti ed altri 2200 in 10 anni. Nel 237 anche la Corsica e la Sardegna saranno dei romani.
226 Trattato dell’Ebro: i romani vietano ai cartaginesi il passaggio di questo fiume spagnolo.
218/202 II guerra punica Negli anni tra le due guerre si erano succedute rivolte che i romani avevano placato, ma i cartaginesi, stanchi dei tributi, vogliono ribellarsi. Il motivo fittizio è rappresentato dalla conquista cartaginese di Sagunto, che aveva stretto un alleanza con Roma. Le battaglie più importanti:
218 Annibale valica le Alpi e sconfigge i romani sul Ticino e sul Trebbia
217 Sconfitta romana sul Trasimeno Q. Fabio Massimo il Temporeggiatore porta avanti azioni di disturbo (Roma è contemporaneamente impegnata anche nella I guerra macedonica)
216 Nuova sconfitta romana a Canne
Negli anni successivi le cose non vanno più così bene per i Cartaginesi, che perdono a Cartagena (Spagna 210), Metauro (Pesaro 207). Scipione ed Annibale concludono una tregua nel 203, ma non regge e si arriva allo scontro decisivo di Zama.
Cartagine restituisce i prigionieri, si ritira da Italia e Gallia, rinuncia alle isole tra Italia e Africa, ad una politica estera, consegna la flotta meno 20 navi. (Roma è in questi anni tra le guerre puniche impegnata anche in scontri con l’oriente ellenistico cfr. Grecia)
149/146 III guerra punica Si risolve nell’assedio di Cartagine, che capitola, vinta da Scipione l’ Emiliano
167/133 In questo quarantennio si individua una svolta nella politica estera romana che, per pacificare aree di crisi ricorre all’ordinamento provinciale. La continua espansione aveva portato al fenomeno del latifondo, con la crescente riduzione dei piccoli proprietari terrieri al rango di proletari o schiavi, che possono rappresentare manodopera a basso costo, ma anche essere facilmente manovrabili
134/133 TIBERIO GRACCO è eletto tribuno della plebe e presenta la rogatio agraria : fissa il numero massimo di iugeri per possedimento, stabilisce la ridistribuzione delle terre avanzate ai cittadini. I senatori si ribellano e lo uccidono guidati da Scipione Nasica.
124/123 CAIO GRACCO eletto tribuno vuole indebolire la nobilitas, per questo approva leggi a favore del ceto equestre, ed inoltre la Lex frumentaria. Violando la legge che vieta la rielezione (Lex villia annalis 180.C.) è eletto per il 123 / 122, ma viene ucciso.
112/107 Guerra contro Giugurta, re della Numidia. Si mette in luce Caio Mario, esponente dei populare, homo novus, che viene eletto console per 4 anni di fila 104 / 100 a.C.
91/88 Guerra Sociale
Per l’88 sono eletti consoli L. Cornelio Silla e Q.Pompeo Rufo, dopo che Rufo, convinto da Mario, gli fa affidare dal senato il comando in oriente, Silla marcia su Roma. Inizia uno scontro che si conclude nell’82 con la battaglia di Porta Collina, in cui le forze mariane sono battute.
82/81 Dittatura di Silla: limita il diritto di veto dei tribuni della plebe, stabilisce un ordine ed un intervallo di tempo tra le magistrature, riordina il sistema giudiziario, ripristina l’organico del senato.
78/49 Roma è governata dalla nobilitas di ascendenza sillana, definita “l’ultima generazione della repubblica”. I “populares” processano gli esponenti più corrotti (Cesare contro Dolabella, Cicerone contro Verre)
63 Congiura di Catilina. Cesare, Pontefice Massimo, denuncia i diritti negati ai congiurati, questo gli costa la rottura con gli Optimates, ma anche la leadership dei populares. Pompeo rientrato nel 60 a Roma dopo aver pacificato l’oriente trova un clima sospettoso ed avverso ed offre il suo appoggio a Cesare e a Crasso.
49/44 Nasce il I TRIUMVIRATO (accordo segreto). Cesare và in Gallia.
Dopo la morte di Giulia, moglie di Pompeo e figlia di Cesare, i due sono in rotta. Il senato appoggia Pompeo e Cesare varca il Rubicone. Scoppia la guerra civile, il senato si rifugia in Grecia.
Inizia la dittatura di Cesare di stampo ellenistico. Nel testamento di Cesare i beneficiari sono la plebe ed il giovane Ottaviano, Antonio rimane a bocca asciutta.
43 Dopo aver allestito un esercito Ottaviano si fa nominare console mentre Antonio assedia Bruto a Modena. Antonio, Lepido, Ottaviano stipulano il II TRIUMVIRATO, (sancito dalla lex Titia)
42 I cesaricidi muoiono a Filippi
40/31 Progressivo allontanamento tra Ottaviano e Antonio, che porterà alla dichiarazione di guerra all’Egitto di Cleopatra
ETA’ IMPERIALE
27 Il 16 Gennaio Ottaviano riceve il titolo di Augustus Politica ESTERA guerre e campagne in Etiopia, Arabia Germania e nel regno dei Parti
*14 d.C. Politica INTERNA : riforma economica e del Cursus Honorum, maggiore burocrazia. Augusto muore (*le date sono d’ora in poi tutte d.C.)
14/37 TIBERIO patrizio restauratore della libertà, è malvisto dal senato, che ha paura di nuovi scontri e guerre
sociali. Dà impulso al commercio con l’India per risollevare le finanze.
37/41: Caligola
41/54 Claudio:
INTERNI E’ l’epoca dei liberti, che vogliono avere successo in politica; oramai con il denaro si può fare tutto, persino comperare la cittadinanza. Nel 49 caccia i Giudei da Roma, perché li confonde con i Cristiani;
predicazione di Paolo a Roma
54/68 Nerone:
INTERNI La riforma più importante è il cambiamento del rapporto oro/argento nella monetazione. Il tutto và a favore del denarius d’argento, moneta della borghesia
68/69 E’ stato definito il “Longus et unus annus” in cui si succedono:
GALBA, governatore della Tarraconese
OTONE, di ispirazione borghese eletto dalle coorti pretorie
VITELLIO, legato della Germania superiore
69/79 VESPASIANO, borghese eletto dalle truppe in Giudea
INTERNI: Preoccupato della restaurazione dell’ordine, rivendica allo Stato le terre usurpate dai privati cittadini : si scatena il “metus totius taliane”.
ESTERI: 70 presa di Gerusalemme da parte di Tito
79/81 TITO Figlio di Vespasiano (Eruzione del Vesuvio)
81/96 DOMIZIANO Figlio di Vespasiano
INTERNI: Fonda la sua autorità sull’appoggio dei possessores italici, perciò è favorevole ai piccoli proprietari terrieri. Aria di Cristianesimo a corte.
ESTERI: 89 foedus con i Daci, sistema i confini danubiani e renani con gli agri decumates
96/98 NERVA
98/117 TRAIANO Spagnolo aristocratico
INTERNI: svalutazione dell’aureus a vantaggio del denarius. Ma questo deve essere giustificato da più oro circolante e per questo conquista la Dacia
ESTERI è il grande conquistatore ; campagne contro Germani, Daci e Parti
117/138 ADRIANO figlio adottivo di Traiano, con lui inizia il principato adottivo E’ ricordato dall’historia augusta come colui che costruisce il muro a protezione dai barbari
138/161 ANTONINO PIO che per dare più stabilità designa due uomini a succedergli: Lucio Vero (che governa fino al 169) e 161/180: MARCO AURELIO Tensioni con i Cristiani e all’estero con Quadi e Marcomanni
180/192 COMMODO Figlio di M. Aurelio, con lui finisce il principato adottivo, gli imperatori non saranno più gli Optimi, ma i figli dei precedenti
193 Come nel 68/69 si succedono quattro imperatori:
PERTINACE, eletto dai pretoriani
DIDIO GIULIANO, senatore
PESCENNIO NIGRO eletto dai legionari della Siria
SETTIMIO SEVERO eletto dai legionari dell’Illiria. I due si scontrano ad Isso e vince Settimio Severo
193/211 SETTIMIO SEVERO Il suo interesse è favorire l’esercito, perché su di esso si fonda il suo potere
211/217 CARACALLA uccide il fratello Geta per salire al potere
INTERNI: Costitutio antoniniana concede la cittadinanza a tutti i cittadini liberi dell’impero esclusi i dediticii (masse inferiori)
217/218 MACRINO che scontenta tutti: senato ed esercito
218/222 ELAGABALO
222/235 SEVERO ALESSANDRO
235/238 MASSIMINO IL TRACE soldato della Tracia che vuole la guerra ai barbari, ma ha bisogno di soldi: attacca i Cristiani, requisisce i latifondi, aumenta la pressione fiscale, mette in circolazione più denarii che aurei
238/244 GORDIANO III
244/249 FILIPPO L’ARABO e figlio: cristiano esponente della classe equestre
249/251 MESSIO TRAIANO DECIO: esponente della classe senatoria p perseguita i cristiani
251/253 TREBONIANO GALLO e VOLUSIANO
253/260 VALERIANO e GALLIENO con loro l’impero comincia a dividersi in 3 tronconi:
Galli, Spagna, Britannia -> POSTUMO
Italia, Illiria -> GALLIENO
Oriente -> ODENATO
268/270 CLAUDIO GOTICO di origine dalmata, vince i Goti a Naisso 269
270/275 AURELIANO
275/276 PROBO
282/283 CARO
283/285 CARINO si scontra con Diocleziano a Margo
283/284 NUMERIANO
285/305 DIOCLEZIANO ufficiale dalmata Le sue riforme:
Militare: vuole creare un esercito di meno soldati, perché l’arruolamento era malvisto e si ricorreva ai barbari, ed era difficile mantenerlo.
Agraria: divide la terra arabile e produttiva per il numero dei coloni, in base a questa “formula coensi” si trova la quantità che ciascuno deve dare per il sostentamento dell’esercito.
Sociale: divide l’impero in diocesi rette da vicari di origine equestre
Economica: Con l’Edictum de pretiis fissa un calmiere.
Religiosa: perseguita i crisitani
Governativa: inventa il sistema della TETRARCHIA in cui due Augusti adottano due Cesari per la successione.
308 Congresso di Carnunto : gli Augusti MASSIMIANO GALERIO e LICINO eleggono rispettivamente cesari MASSIMINO DAIA e COSTANTINO
312 28 Ottobre Costantino sconfigge Massenzio, eletto dai pretoriani, al ponte Milvio
313/337 COSTANTINO e LICINO (313/324)
Editto di Milano 313 – Concilio di Nicea 325 (divisione potere laico/potere religioso, l’Arianesimo è un’eresia) Riforma economica: l’economia si fonda sul solidus aureus cioè sulla moneta che ha valore in sé per la quantità di oro di cui è composta
Sposta la capitale a Bisanzio a Costantinopoli
337/340 COSTANTINO II Gallie
337/350 COSTANZO II Oriente e Tracia
337/350 COSTANTE Italia, Africa e Macedonia
Entrano presto in guerra tra di loro e nel 340 Costanzo II perde contro Costante ad Aquileia
351/361 COSTANZO II
361/363 GIULIANO: Crea la siliqua per le classi più umili, ma i soldati vogliono il solidus
363/364 GIOVIANO
364/375 VALENTINIANO I e VALENTE II (364/378) Rivalutazione del solidus aureus. S. Ambrogio vescovo 373
375/383 GRAZIANO (occidente)
375/388 VALENTINIANO II
379/394 TEODOSIO INTERNI: emissione delle tremisses, monete d’oro di 1 gr. Editto di Tessalonica 380 condanna dell’Arianesimo ed unificazione sotto il simbolo Niceno
ESTERI: firma un foedus con i Goti, che possono stanziarsi nell’Illiria
Affronta Arbogaste, generale franco di Valentiniano II al Frigido, ma muore e affida i suoi figli ARCADIO e ONORIO a Silicone.
395/408 STILICONE: I Goti con Alarico invadono dall’Illiria Costantinopoli e l’Italia. Nel 406 arrivano anche gli Alani, i Vandali , i Burgundi
394/424 ARCADIO in realtà aveva 18 anni alla morte del padre e non accetta l’autorità di Silicone, che limita in Occidente
394/423 ONORIO a lui spetta l’occidente insieme a Stilicone
424/455 TEODOSIO II e VALENTINIANO III
451 battaglia dei campi CATALAUNICI: Romani, Franchi, Burgundi, Sassoni, Alani, Visigoti contro Unni, Gepidi, Ostrogoti.
Questi ultimi perdono, ma ci riprovano l’anno successivo, quando Attila è fermato dal vescovo di Roma Leone
476 23 Agosto Odoacre dopo aver eliminato i due Augusti padre e figlio Oreste e Romolo è proclamato re d’Italia Termina l’impero romano d’occidente.